lunedì 19 dicembre 2011

Sensi

Guarda il viso rotondo e angelico di una bimba che dorme accanto alla mamma, tranquilla e beata, protetta dall'amore di chi l'ha messa al mondo e dal velo di inconsapevolezza di cosa sia in realtà la vita.
Odi una voce lontana al telefono che improvvisamente percorre tutto il mondo ed arriva a te carica di affetto e di felicità per il solo fatto di poterti parlare.
Senti l'incenso uscire da una finestra del pianterreno mentre cammini nella città anestetizzata dal freddo che ti fa viaggiare per migliaia di miglia sulle ali del misticismo.
Tocca il legno caldo e liscio, appena levigato, seguine le forme sinuose e senti sotto le tue dita ogni piccola irregolarità che non fa altro che renderlo più vivo.
Gusta il pane che non cambia mai da trent'anni e proprio per questo è ogni giorno più buono e genuino, tanto da rendere ancor migliore ogni cibo al quale lo unisci.
Guarda ancora, e vedi i prati bianchi di brina, le pozzanghere ghiacciate che riflettono il cielo d'acciaio, il fumo uscire dai tetti della città, ed è Natale dentro di te.
Ascolta bene, e senti il caldo del vinile che crepita e scorre denso nelle tue vene riempiendole di canzoni che non faranno mai il loro tempo.
Odora forte il profumo delle lenzuola appena lavate nelle quali avvolgerti ogni notte, e con le quali dovrai lottare ogni mattina perchè ti lascino andare via.
Carezza e riaccarezza il pelo lucido del gatto, cedi alle vibrazioni delle sue fusa e lascia che il suo musetto umido venga a cercare la tua mano per liberarla da ogni preoccupazione.
Assapora fino all'ultima goccia la cioccolata calda, densa, corroborante, che per scura che sia pare brillare dentro la tazza e pare accendersi sulla lingua.

E capisci che ogni momento di una giornata grigia di dicembre, ogni momento passato in casa da solo, ogni momento in cui ti chiedi dove sia lei e vorresti parlarle, ogni momento in cui vorresti essere altrove o fare qualcos'altro, ha un motivo di esistere.

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