lunedì 21 novembre 2011

Ci sarà una volta

Cara principessa, ho viaggiato per centinaia di miglia sul mio cavallo ormai esausto e non più tanto bianco per raggiungere questo posto. Lo trovai che era un puledro selvaggio, ma dedicandomi sono riuscito a domarlo e diventarne amico, ed ora dovrò rassicurarlo quando dovrà portare te sul dorso perchè non trovi insolita la cosa. Qui vorrei costruire un castello per te, come quella volta che ne feci uno di carte che a te piaceva tanto, perchè ci misi tanto amore nel farlo che ti sembrava il più bello del mondo. Ma quando si mise a piovere lo perdemmo, e ci rimanesti davvero male. Ed ora hai paura mentre mi vedi cercare ovunque delle rocce solide che possano farci da mura, perchè quando ti portarono in un castello di pietra questo crollò, rischiando di farti troppo male. Ma questo in fondo è il destino delle principesse, rinchiuse in una torre sorvegliata da un drago. Un drago che poi non saprebbe che farsene di una principessa, ma resta lì in attesa del prossimo cavaliere con l'armatura scintillante e lo scudo su cui trionfa lo stemma nobiliare. E quel drago ne ha bruciati tanti, finchè io non sono arrivato col mio elmetto di cartone, ed ho aspettato a lungo che arrivasse il momento buono per portarti via senza che lui potesse accorgersene. Dolce principessa, ti diranno che sei capricciosa, ma so io qual è la verità, ed il motivo per cui venisti con me, che non avevo niente di nobile se non la volontà ed il cuore. Le fanciulle come te talvolta si comportano come il ruolo gli impone, ma quasi mai lo fanno di loro volontà, e capirlo era il segreto per affrontare la prova senza paura. Gli altri cavalieri impavidamente ridevano, ma chissà quanti di loro avrebbero veramente avuto il coraggio di rischiare tra le fiamme per te. Io sarei pronto a sfidare il drago anche se probabilmente non ne sono capace, ma il cuore di un uomo non si misura solo con la sua spada, e questo l'ho capito riflettendomi nei tuoi occhi. Bella principessa, dagli occhi di topazio e i capelli di filo d'oro, tanta è stata la paura di rimanere rinchiusa in quella torre che chiedi ancora di essere salvata anche se qui non corri più pericoli, perchè il drago che non ha più la sua prigioniera svanisce con la prima luce dell'alba e non torna più, ma tu lo vedi ancora in sogno e non ti senti sicura neanche adesso che puoi dimenticare la tua prigione. Adorata principessa, che forse hai un pizzico di nostalgia di quando aspettavi il tuo salvatore, tanto che la tua libertà ti suona come una lira scordata e non ricordi più quale melodia avevi in mente. Vorrei suonare per te e rimettere ogni nota al suo posto, ma soffia ancora un vento forte che disperde il suono, e il tuo sguardo rimane lì fisso a vedere le mie mani muoversi per comporre una canzone ancora muta. Cara principessa, ci sono ancora delle pagine da sfogliare prima del lieto fine, ma chi le sfoglia troppo in fretta finisce per perdere il filo e deve ricominciare tutto daccapo. Ma io non temo, perchè c'era una volta, ma ce ne sarà una migliore.

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